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Cross Church

CATECHESI

DIVENTARE PARTE DELLA COMUNITA'

È evidente, prima di tutto, che per la Chiesa la catechesi è stata sempre un dovere sacro e un diritto imprescindibile. Da una parte, è certamente un dovere, nato dalla consegna del Signore e che incombe su coloro i quali, nella nuova alleanza, ricevono la chiamata al ministero di pastori. D'altra parte, si può egualmente parlare di diritto: da un punto di vista teologico, ogni battezzato, per il fatto stesso del Battesimo, possiede il diritto di ricevere dalla Chiesa un insegnamento e una formazione che gli permettano di raggiungere una vera vita cristiana; nella prospettiva, poi, dei diritti dell'uomo, ogni persona umana ha il diritto di cercare la verità religiosa e di aderirvi liberamente, cioè sottratta ad ogni «coercizione da parte di singoli individui, di gruppi sociali o di qualsiasi potestà umana, così che in materia religiosa nessuno sia forzato ad agire contro la sua coscienza, né sia impedito... di agire secondo la sua coscienza».​

(Catechesi Tradendae, n. 14)

IL SACRAMENTO DEL BATTESIMO


Rinati dall'Acqua e dallo Spirito

Celebrando il Battesimo, risulta sempre più necessario far maturare i frutti del
cammino di fede con i genitori all'interno della dimensione comunitaria della Parrocchia.
Il Parroco deve essere contattato parecchio tempo prima (almeno un mese e
mezzo prima) della Celebrazione del Battesimo per concordare il percorso di
fede in vista della Celebrazione.

PIAN PIANO

CONOSCIAMO NELLA FEDE I NUOVI FRATELLI E SORELLE NELLA FEDE

In cammino verso il fonte battesimale:

primi passi di un modo, antico e sempre nuovo,

di accompagnare i nostri figli al Sacramento del Battesimo

 

Un aspetto da non dimenticare: chi riceve il Sacramento del Battesimo è il bambino!

A volte sembra che l’insistere in maniera maniacale sulla formazione dei genitori e, nel caso, dei padrini e delle madrine, faccia perdere di vista il punto focale: chi riceve il Battesimo è il bambino ed è il soggetto del Sacramento, colui che in quel momento, in modo del tutto speciale, sta ricevendo la grazia sacramentale.

 

In tutto ci vuole equilibrio: piano piano, per piccoli passi, valorizzando il Sacramento. E quindi: scegliamo come Parrocchia di “dilatare” la Celebrazione del Battesimo. Rifacendoci in modo analogico al caso del Battesimo celebrato nella Veglia Pasquale, per il quale i Riti di Accoglienza e quelli della Liturgia della Parola si celebrano prima della Veglia «in tempo e luogo opportuni» (Rito del Battesimo dei bambini, n. 165), si propone alla singola famiglia e in accordo con la stessa di celebrare in domeniche differenti prima i Riti di Accoglienza, poi in un’altra Celebrazione comunitaria domenicale o festiva i Riti Battesimali. Si tratta cioè di creare un arco temporale significativo, anche se non troppo distante, che attenui l’automatismo della Celebrazione del Battesimo e dia modo di creare un “percorso”, legato più al Sacramento che alla sola catechesi, tanto per la famiglia quanto per la comunità.

Questa proposta ci è parsa opportuna al di là del successo che può avere; potrebbe mostrare l’avviarsi di una logica inversa a quella che la storia più recente ci ha consegnato, in una sorta di sviluppo “a fisarmonica” dei riti.

Se nei primi due secoli della storia del cristianesimo incontriamo la semplicità di un rito con l’acqua, progressivamente il percorso di introduzione alla fede si allarga e si articola nel cammino del catecumenato, sviluppato in più anni e con diverse tappe rituali; successivamente, con l’imporsi del pedo-battesimo, il cammino di catecumenato tende ad accorciarsi fino a concentrarsi (ovviamente in forma molto ridotta) in un’unica Celebrazione, relativa al conferimento del Battesimo. Il tentativo di dilatare i tempi della Celebrazione non è mosso tanto da esigenze rituali, quanto da esigenze pastorali: quelle di mostrare l’impegno che il Battesimo richiede, di consentire alle famiglie di poterlo vivere con più consapevolezza e di essere accompagnate, di coinvolgere la comunità in forma più articolata (infatti, i Riti prebattesimali saranno celebrati in Ss. Messe differenti, a seconda della scelta effettiva della famiglia, in accordo con il Parroco).

Tentativo forse provvisorio, ma che vuole uscire dalla logica della sola catechesi, della burocrazia di presentare una domanda da affiggersi alla bacheca della chiesa, ma che vuole valorizzare e rendere sempre più solenne e vero il rito, facendolo vivere appieno in ogni sua componente.

 

Lode ai genitori che han già mostrato interesse alla proposta e si sono dimostrati felici di accoglierla!

 

In sintesi ecco la proposta del “piccolo cammino verso il Battesimo”:

 

  1. Richiesta del Battesimo attraverso l’incontro con il Parroco, nel quale, oltre alla data in se stessa, si svolgerà una breve riappropriazione del valore del Sacramento e della sua significatività per la vita personale.

  2. Celebrazione dei “Riti prebattesimali” in una S. Messa domenicale o festiva (non in quella delle ore 10.30, orario generalmente stabilito per la Celebrazione del Sacramento a Verolavecchia; per la Parrocchia di Monticelli d’Oglio, comunque durante la S. Messa delle ore 09.00 essendo l’unica celebrata in domenica).

  3. Incontro con le altre famiglie che nel medesimo periodo intendono offrire il dono del Sacramento del Battesimo ai propri figli.

  4. Celebrazione del Sacramento del Battesimo durante una S. Messa delle ore 10.30 domenicale o festiva in chiesa parrocchiale (per la Parrocchia di Monticelli d’Oglio, durante la S. Messa delle ore 09.00).

 

Eventuali casistiche diverse possono essere presentate e valutate insieme al Parroco.

Ogni famiglia, in questo itinerario, può essere rivolgersi al Signore così:

 

Dio di eterna misericordia,

che nella tua Pasqua ravvivi la fede del tuo popolo,

accresci in noi la grazia che ci hai dato,

perché tutti comprendiamo la ricchezza del Battesimo che ci ha purificati,

dello Spirito che ci ha rigenerati,

del Sangue che ci ha redenti.

I.C.F.R.

Iniziazione Cristiana dei Fanciulli e dei Ragazzi

«Chiunque ascolta le mie parole e desidera metterle in pratica, è simile a un uomo saggio che costruisce la propria casa sulla roccia» (Cfr. Mt 7, 24-27)

Diventare cristiani è come decidere di andare ad abitare in una casa nuova.
Che cosa bisogna fare?
Anzitutto, la si costruisce iniziando dal fondamento: il fondamento è Gesù Cristo.
Porre il fondamento significa capire che è e che cosa importa la sua presenza nella vita, come può sostenere scelte e fatiche.
Questo è il tempo della prima evangelizzazione e della verifica delle motivazioni per cui si domanda qualcosa alla Chiesa Cattolica.

Itinerario dell’anno 2025-2026

Il cammino è in fase di preparazione da parte del Parroco

e dei Consigli Pastorali, unitamente ai genitori e ai catechisti

Quando disponibile,

sarà prontamente pubblicato

Grazie per la pazienza!

IL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO


Itinerario di fede in preparazione al Matrimonio

I corsi prematrimoniali di gennaio-marzo 2026
si svolgeranno presso la parrocchia di Verolanuova
Prendere contatti con il Diacono Luca Pedroni

Contributo spese: € 50,00 a coppia

MAGISTERO
DEI CATECHISTI


Incontriamoci insieme

Nessuno diventa cristiano da sé.

Non si fanno cristiani in laboratorio.

Il cristiano è parte di un popolo che viene da lontano.

Il cristiano appartiene a un popolo che si chiama Chiesa e questa Chiesa lo fa cristiano, nel giorno del Battesimo, e poi nel percorso della catechesi, e così via.

È in fase di preparazione

l'itinerario 2025-2026

per i catechisti, i genitori

Appena programmato,

sarà prontamente pubblicato

Grazie per la pazienza!

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