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BENVENUTO 

PARROCCHIE DI
VEROLAVECCHIA E MONTICELLI D'OGLIO

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NUMERO VERDE PARROCCHIALE

800 91 2229

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Arciprete - Casa Canonica - Segreteria Parrocchiale - Sacrestia - Oratorio - Missionarie Parrocchia

Coworking

UFFICIO PARROCCHIALE

Segretario Parrocchiale f.f.:

Sig. Marco Bordonali

Orari di apertura: 

Il martedì

dalle ore 09,30 alle 11.30 

e dalle 14.30 alle 17.00

In caso di chiusura,

chiamare il numero verde

della Parrocchia

Image by Eduardo Goody

SACRESTIA

Sacrista:

Sig. Ermanno Pasquini

Orari di apertura:

Tutti i giorni  

dalle 07.45  alle 11.45

dalle 16.00 alle 18.00

Martedì giorno di chiusura

Giochi per bambini

ORATORIO

Referenti: Gruppo Volontari

 

Orari di apertura:

Tutti i giorni  

dalle 15,30  alle  18.00

Venerdì, Sabato e Domenica

anche dalle 20.30 alle 23.00

(salvo non disponibilità dei volontari)

LE SANTE MESSE

S.MESSE FERIALI

Lunedì - ore 08:30 Chiesa Parrocchiale
Martedì - ore 18:00 Chiesa Parrocchiale
Mercoledì - ore 08:30 Chiesa Parrocchiale
Giovedì - ore 18:00 Chiesa Parrocchiale
Venerdì - ore 18:00 Chiesa Parrocchiale
Sabato - ore 08:30 e ore 18:00 Chiesa Parrocchiale

Dal 01 GIUGNO al 15 AGOSTO
S.Messa del mercoledì a S. Vito - ore 20:30

Dal 15 AGOSTO al 30 SETTEMBRE
S.Messa del mercoledì a S. Vito - ore 18:00

S.MESSE FESTIVE

07:30 Verolavecchia
09:00 Monticelli d'Oglio
10:30 Verolavecchia
18:00 Verolavecchia

Sabato e Vigilie
18:00 Verolavecchia

OGNI SABATO SERA
17:30 Primi Vespri della Domenica

XXXIV T.O. CRISTO RE26/11/23
00:00 / 02:58

LA PAROLA DI DIO
DELLA DOMENICA

26 Novembre 2023

  XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

NOSTRO SIGNORE GESU' CRISTO

RE DELL'UNIVERSO

Mt 25,31-46

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”.
Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.
Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”.
Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”.
E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».

Parola del Signore

RIFLESSIONE

Conosciamo questo testo che, ai giorni nostri, è uno dei più citati e discussi. Per alcuni esso riassume quasi tutto il Vangelo. Questa tendenza non dipende da una moda o da una certa ideologia, ma corrisponde a qualcosa di assai più profondo che già esiste in noi. Quando siamo colpiti e sorpresi da un’idea, da un avvenimento o da una persona, sembriamo dimenticare tutto il resto per non vedere più che ciò che ci ha colpiti. Cerchiamo una chiave in grado di aprire tutte le porte, una risposta semplice a domande difficili.
Se leggiamo questo passo del Vangelo con questo spirito, il solo criterio di giudizio, e di conseguenza di salvezza o di condanna, è la nostra risposta ai bisogni più concreti del nostro prossimo. Poco importa ciò che si crede e come si crede, poco importa la nostra appartenenza o meno a una comunità istituzionale, poco importano le intenzioni e la coscienza, ciò che conta è agire ed essere dalla parte dei poveri e dei marginali.
Eppure, questa pagina del Vangelo di san Matteo è inscindibile dal resto del suo Vangelo e del Vangelo intero. In Matteo troviamo molti “discorsi” che si riferiscono al giudizio finale. Colui che non si limita a fare la volontà di Dio attraverso le parole non sarà condannato (Mt 7,21-27). Colui che non perdona non sarà perdonato (Mt 6,12-15; 1-35). Il Signore riconoscerà davanti a suo Padre nei cieli colui che si è dichiarato per lui davanti agli uomini (Mt 10,31-33). La via della salvezza è la porta stretta (Mt 7,13). Per seguire Cristo bisogna portare la propria croce e rinnegare se stessi. Colui che vuole salvare la propria vita la perderà (Mt 16,24-26). San Marco ci dice anche: Colui che crederà e sarà battezzato, sarà salvato. Colui che non crederà sarà condannato (Mc 16,15-16). Queste parole ci avvertono di non escludere dal resoconto finale la nostra risposta ai doni soprannaturali e alla rivelazione. Guarire le piaghe del mondo, eliminare le miserie e le ingiustizie, tutto questo fa parte integrante della nostra vita cristiana, ma noi non rendiamo un servizio all’umanità che nella misura in cui, seguendo il Cristo, liberiamo noi stessi e liberiamo gli altri dalla schiavitù del peccato. Allora solamente il suo regno comincerà a diventare realtà.

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